Incontro con il Procuratore dr. Guido Papalia (19/3/2010)

“Educare alla legalità”

 

La prof. V. Bottacin, il Procuratore della Repubblica di Brescia dr. Guido Papalia ed il Preside Bartolomeo Tribuna al Liceo Artistico

Nel quadro delle iniziative  per l’attuazione del progetto “Educare alla legalità”, la cui responsabile è la prof.ssa V. Bottacin, è stato effettuato un incontro, con il Procuratore della Repubblica di Brescia dr. Guido Papalia.

 Al primo incontro, tenutosi nell’androne del Liceo, hanno partecipato le classi: 2D, 3A, 4C, 4E, 4F.

Il dr. G. Papalia ha trattato il tema: ”Terrorismo vecchio e nuovo”.

Inizialmente ha sottolineato l’importanza dell’educazione alla legalità intesa come partecipazione alle regole, alle leggi che rispondono ai valori della nostra società che sono quelli fissati nella Carta Costituzionale.

E’ entrato poi nel vivo del tema ”Terrorismo vecchio e nuovo”. Fu un evento gravissimo,  che ha interessato gli anni 1969-82, che ha inflitto un duro attacco alla democrazia, però le strutture dello Stato hanno retto.  Cosa si intende per terrorismo? Tutti quegli eventi che servono a creare paura, panico e turbamento perché scardinano le regole della società.

Ha parlato del terrorismo di destra e di sinistra, delle loro origini ideologiche e delle loro modalità operative. Ha ricordato l’elevato numero di omicidi, circa 500 e di attentati, circa 15000.

Il terrorismo di destra si rifà ai principi del nazifascismo con una concezione fortemente centralistica dello Stato e adotta la tecnica dello stragismo per creare turbamento, per destabilizzare la società (stazione di Bologna, Italicus, Piazza Fontana).

Il terrorismo di sinistra si rifà alla lotta di classe e vede protagonista la classe operaia.

I terroristi “rossi” colpiscono personaggi che sono simboli, che rappresentano lo Stato.

Sono stati uccisi giudici (perché ritenuti persecutori di terroristi), giornalisti, che criticavano, nei loro articoli, l’azione dei terroristi, politici. L’azione più clamorosa fu il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Se inizialmente i brigatisti rossi godevano di un certo consenso sociale, dopo tale gravissimo fatto lo persero completamente. Determinante fu la reazione dei sindacati e la presa di coscienza degli  stessi operai che lottarono  contro i terroristi stessi, alcuni pagarono con la vita tale scelta. Così isolati fu poi facile combatterli, sconfiggerli e smantellare le loro organizzazioni grazie anche alle leggi sui collaboratori di giustizia.

Il terrorismo di destra fu più difficile da combattere perché aveva degli addentellati nelle strutture dello Stato: qualche nostalgico appoggiava tale organizzazione per restaurare nel paese un regime dittatoriale, così era difficile arrivare ai responsabili, perché i servizi segreti depistavano le indagini.

Oggi siamo in una fase di completo smantellamento sia delle organizzazioni terroristiche di destra che di sinistra. Il nuovo terrorismo non ha concrete ramificazioni nel sociale.

 

 

Ultima revisione il 31-05-2023