Il Prof. Mimmo Alfarone al Palazzo delle Prigioni a Venezia (1 - 11 febbraio 2010)
Presentazione Monografia e mostra antologica di Mimmo Alfarone
Artista: Mimmo Alfarone
Luogo: Palazzo delle Prigioni del Palazzo Ducale
Data: 1 > 11 febbraio 2010
Collaborazione: • Circolo Artistico di Venezia – Direttore, Salvatore Lo Giudice
• AIAP Association Internationale des Arts Platiques - UNESCO
Patrocinio: • Regione del Veneto
• Fondazione Musei Civici Venezia – Direttore, Giandomenico Romanelli
Progetto: Liceo Artistico Statale di Venezia - Dirigente, Bartolomeo Tribuna
Coordinatrice: Giovanna Fornasiero
Con il contributo della ditta Splendor, di Casetta Ugo, di Conegliano.
Presentazione Monografia Antologica “ Mimmo Alfarone, Paintings 2008 >1976”
Editoriale Giorgio Mondadori.
Intervento: Giandomenico Romanelli, Maurizio Calvesi,
Presentazione mostra: “Portraits Artistic People – New Edition and Anthological Exhibition”
A cura: Boris Brollo
Giornata luminosa quella dell'1 febbraio scorso, che ha visto l'inaugurazione dell'Antologica di Domenico Alfarone al Circolo artistico veneziano, oltre che la presentazione del catalogo, Mimmo Alfarone Paintings 2008>1976, e non solo per lo splendido sole che brillava intensamente, ma anche, e soprattutto, per l'acceso entusiasmo che ha riscaldato l' atmosfera, quasi gelida, del severo Palazzo delle Prigioni.
Molti applausi, infatti, si sono registrati a seguito dei diversi interventi succedutisi, e moltissimi, anche a conclusione di quello del prof. Maurizio Calvesi, definito assai propriamente 'metafisico' da alcuno dei partecipanti, in quanto svoltosi curiosamente in via telefonica.
Dalla viva voce dell'autorevole critico sono state udite, sorprendentemente da tutti, per l'uso dell'amplificazione, parecchie interessanti riflessioni sullo stato dell'arte, e speciali parole per Mimmo che, per dirla con Calvesi, fa vivere nella sua opera una stagione del tutto nuova e degna di lode al genere ritrattistico, dato ormai morto da lungo tempo in ossequio alla fotografia.
Grandi capacità e rigoroso impegno, inoltre, sono state riconosciute ad Alfarone anche da Giandomenico Romanelli, Direttore dei Musei civici veneziani, che ha rilevato, nell'abilità tecnica la principale caratteristica dell'artista, esaltandone la tipicità.
Non scevro della lezione di Odilon Redon, più che di quelli di altri maestri, come è stato felicemente individuato fin dalla precedente esposizione svoltasi lo scorso anno nella sede del Liceo artistico Statale, Mimmo Alfarone ha dimostrato piena padronanza delle tecniche più tradizionali, l'utilizzo delle quali, lui stesso ha dichiarato, dipendenti dal soggetto trattato: graffite, pastello secco, l'olio...in una espressione di stile che si contraddistingue particolarmente nella serie Gente dell'arte, autentico scoop di Alfarone nel variegato quanto stupefacente panorama artistico contemporaneo.
Anche Boris Brollo, curatore della mostra, ha infatti sottolineato il senso dell'operare di Alfarone nel ritrarre appunto personaggi, tanti e diversi, protagonisti nel mondo dell'arte, che hanno segnatamente inciso il suo divenire pittorico, e influenzato distintamente la sua esperienza artistica.
In contrapposizione o, meglio, a fianco di quella iperrealista, che scruta il tratto del sentimento, Alfarone si è espresso a favore di quella che su ogni altra qualifica l'attività del soggetto ritratto privilegiando, tra i molti artisti, professionisti che personalmente ha incontrato, conosciuto, frequentato, quelli che, fra colleghi, critici o mecenati, rivestono, in campo artistico, indubitata ed indubitabile significanza.
Il Preside del Liceo Artistico, dr. B. Tribuna, ha ringraziato vivamente l’Assessorato alla Cultura della Regione che ha finanziato il Progetto sia nella prima fase, quella della Personale al Liceo, sia quella successiva in relazione alla pubblicazione dell’elegante catalogo.
Lo scrosciante applauso di tutta la platea, formata in maggioranza da allievi del Liceo Artistico Statale di Venezia, com'era giusto che fosse (n.d.r.), ha suggellato, alla fine di tutti gli interventi, le commosse parole, pronunciate da Mimmo Alfarone, che si è loro rivolto per incoraggiarli, nel campo dell'arte, a perseguire fortemente e fermamente le proprie convinzioni.
Si è quindi ufficialmente decretata l'apertura della mostra.
Anna Claut
Ultima revisione il 31-05-2023