Per Giulia Cecchettin
Per Giulia Cecchettin
Trovarsi di fronte all’aumento del numero delle vittime di femminicidio è spaventoso ed è altrettanto spaventoso avere la consapevolezza che ogni donna uccisa è sempre “una figlia, una sorella, un’amica”, una compagna di studi o di avventure, una di noi dunque. Forse la paura fino ad oggi in qualche caso ha vinto, ma essa non dovrà mai vincere sull’indignazione.
Noi studentesse e studenti non vogliamo perdere la fiducia in una società nuova, in cui la cultura del rispetto sia la matrice delle nostre relazioni e in cui essa si manifesti nel quotidiano attraverso i comportamenti adottati e le parole usate.
Noi Studentesse e Studenti esprimiamo con fermezza la nostra indignazione e vogliamo che questa ennesima tragedia aumenti la forza con cui lottare all’unisono, in pubblico e in privato, nelle nostre aule e nelle nostre case, per porre fine a qualsiasi forma di violenza.
Ci stringiamo attorno alla famiglia di Giulia e le promettiamo che la rabbia che oggi proviamo sosterrà la nostra lotta al fine di debellare gli stereotipi di genere e costruire e consolidare la cultura del rispetto, da testimoniare giorno dopo giorno con un nuovo linguaggio e con nuove azioni.
Le/I Rappresentanti
a nome delle Studentesse e degli Studenti del Liceo Marco Polo di Venezia
Ultima revisione il 24-11-2023